
Smart Labels: etichette animate
Anche voi scegliete un vino per l’etichetta? Tra i tanti che ci propongono gli scaffali, il nostro occhio viene attratto inevitabilmente da una particolare etichetta piuttosto che da un’altra. Quel piccolo pezzo di carta attaccato alla bottiglia fa la differenza, non possiamo negarlo. Non per questo vogliamo sminuire il lavoro fatto in cantina e in vigna, ma è un dato di fatto che l’occhio vuole la sua parte e che l’etichetta svolge un ruolo fondamentale nella comunicazione efficace del prodotto e dell’azienda.
Se poi si aggiunge il fattore tecnologico, il fattore wow, innovativo, se non addirittura avenieristico, il gioco è fatto. Ho trovato interessantissimo il nuovo approccio di marketing adottato da Treasury Wine Estates in Australia con la loro linea di vini chiamata 19 Crimes.
https://www.mondofox.it/2017/10/26/19-crimes-storici-criminali-australiani-bottiglie-di-vino-e-realta-aumentata/
La particolarità è che, scaricando una semplice app sul cellulare, ed inquadrando dallo smartphone l’etichetta del vino, questa comincerà a parlare raccontando la sua storia e del motivo per il quale l’uomo in etichetta è stato arrestato e quale crimine ha commesso.
Si tratta solo di una delle tante aziende che segue la società di San Francisco, Tactic https://tactic.studio/living-wine-labels che ha come scopo ultimo quello di creare contenuti esperienziali e sperimentali di tutti i tipi, puntando su istallazioni e piattaforme digitali immersive. Per ora il loro raggio di azione rimane oltreoceano, gli Stati Uniti e Australia. Chissà se non ci sia già in ballo qualche accordo in Europa o in Italia?!
Questa, forse, sarà la nuova frontiera? Un’etichetta animata, che dialoga direttamente con il consumatore, che rompe tutte le barriere comunicative più consolidate in questo settore, che magari possa anche raccontare alcuni cenni sulla storia del vino o perfino rispondere ad alcune domande più frequenti attraverso un sistema di intelligenza artificiale.
Un’esperienza nell’esperienza già di per se’ affascinante come un assaggio di vino. Un prodotto che diventa un’ulteriore esperienza sensoriale, che riesce a toccare il senso visivo prima che la bottiglia venga aperta, che riesce anche ad arrivare all’unico senso, forse, che non viene toccato dalla degustazione in generale: l’udito. Ascoltando le parole che provengono dall’etichetta, veniamo trasportati nel mondo che il vino vuole evocare, ci arricchiamo di nuove informazioni e sicuramente saremo rapiti da questa nuova forma di comunicazione.
A mio avviso il mix vincente è proprio il fatto di aver unito due mondi così distanti: il vino, per antonomasia ancestrale, terreno, umano, della tradizione, e la tecnologia, così futuristica, incerta, fatta di aspettative, inumana. Eppure, così coinvolgente ed esperienziale, come oggi piace fare alle grandi aziende di tutti i settori. Basti pensare anche all’ambito turistico con l’avvento della tecnologia VR (Virtual Reality) adottata, ad esempio, per la Domus Aurea e l’Ara Pacis (AGGIUNGI LINK VIDEO). Un modo vincente che aumenta il fascino di questi luoghi già celeberrimi, che in modo avvincente riporta il turista indietro nel tempo, riscoprendone lo sfarzo e la meraviglia del passato.
Un bel modo di stupire il cliente, di attrarlo all’acquisto e ricordare il prodotto come un’esperienza viva e non solo vissuta passivamente.
Quindi, da oggi in poi lasciati trasportare anche dalle immagini animate per i tuoi acquisti di vino!
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